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Capitale naturale forestale e servizi ecosistemici delle foreste

di Francesco Carbone, Università degli Studi della Tuscia, Viterbo

DOI 10.12910/EAI2018-014

Il capitale naturale forestale è l’infrastruttura verde che innerva il pianeta. Le criticità riguardo la sua gestione hanno caratteri diametralmente opposti tra i Paesi sviluppati, dove prevale il problema dell’abbandono, e quelli in via di sviluppo, dove prevalgono quelli della sovra-utilizzazione e dell'utilizzazione

Il capitale è un concetto notoriamente considerato di stretto interesse economico. L'evoluzione socio-economica e culturale intervenuta ha, tuttavia, determinato una progressiva attenuazione della connotazione esclusivamente monetaria, favorendo allo stesso tempo il riconoscimento di nuovi tipi di capitale e metriche di valutazione. Si può affermare che il capitale identifichi quell’aggregato o concentrazione di risorse, di varia natura, che nello stato di fatto e/o in potenza, è in grado di assicurare flussi di benefici, tangibili e/o intangibili che, direttamente o meno, nell’immediato e/o nel futuro prossimo o remoto, soddisfano esigenze di interesse generale o specifico. Ceteris paribus, correntemente sono stati identificati vari capitali non monetari, quali:

  • il capitale umano relativo all'insieme delle conoscenze, competenze, capacità del singolo individuo;
  • il capitale naturale costituito dall’insieme di risorse, processi, prodotti e servizi presenti in natura;
  • il capitale antropico che ricomprende l'insieme delle opere e degli interventi che l'uomo ha introdotto a supporto della vita e delle attività socio-economiche, nonché delle istituzioni e convenzioni con cui ha regolato i rapporti economici e sociali tra gli individui;
  • il capitale ambientale che ricomprende il capitale naturale e quello di origine antropica che insistono nello spazio all'interno del quale gli individui svolgono le loro funzioni vitali, economiche e sociali….
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