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Sviluppo di sistemi intelligenti per la de-carbonizzazione dell’energia

di Livio de Santoli, Delegato per l’energia, Sapienza Università di Roma

DOI 10.12910/EAI2017-07

La attuale revisione delle direttive della UE su efficienza energetica, prestazione energetica degli edifici e fonti di energia rinnovabile è basata su concetti quali le comunità dell’energia e il ruolo dei prosumers e indicano gli obiettivi degli Stati membri sul medio e lungo periodo (produzione di energia da fonte rinnovabile pari al 50% del totale per il l 2030 e al 100% per il l 2050). La transizione da un modello energetico centralizzato basato prevalentemente sulle fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale) ad uno basato sulla generazione distribuita e alimentato da fonti rinnovabili non sarà né semplice né breve. Passaggio ineludibile per accelerare la transizione sarà la realizzazione di sistemi intelligenti per l’energia (SES) basato su tre smart grid, una elettrica, una termica ed una del gas: queste reti, opportunamente interconnesse e coordinate, dotate di sistemi di accumulo elettrico e termico, avranno la flessibilità necessaria per soddisfare la domanda di energia con quella flessibilità e programmabilità che è attualmente un punto critico delle fonti rinnovabili

Il modello energetico attuale si basa su un uso ancora preponderante delle fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale) e sulle infrastrutture capaci di trasportare tali fonti a grandi distanze, sulla generazione di energia elettrica in grandi centrali, assegnando l’affidabilità e la flessibilità dell’intero sistema alle caratteristiche favorevoli del petrolio in termini di densità energetica (circa 10 kWh/kg). La flessibilità, in particolare, si riferisce alla disponibilità della fonte fossile a far fronte alla domanda esattamente nel momento e nel luogo in cui viene formulata.

È possibile creare un modello ugualmente flessibile basato sull’energia rinnovabile, che è in parte non programmabile e che assume generalmente bassi valori di densità energetica? …

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