Copertina della rivista
Cristina Corazza

Perché parlare di innovazione?

di Cristina Corazza

“L'ENEA è un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca, all'innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati alle Imprese, alla PA e ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile”. Così l’articolo 4 della legge 221/2015 definisce il ruolo di ENEA, istituzione di ricerca che al cuore della sua attività ha la ricerca applicata, l’assistenza tecnico-scientifica ed il trasferimento tecnologico a imprese, associazioni, territori, amministrazioni centrali e locali e cittadini.

Ed è proprio alla ricerca dell’innovazione e al trasferimento tecnologico al tessuto produttivo, ai nuovi modelli, alle strategie e a come si sono evoluti negli anni, che è dedicato questo numero della rivista ENEA Energia Ambiente e Innovazione, nella convinzione che portare ‘fuori’ dai laboratori i risultati ottenuti ‘dentro’ sia una delle sfide più interessanti ma anche più complesse non soltanto per noi ma per il sistema Paese.

Perché abbiamo scelto di parlare di questa tematica? Perché come osserva Claudio Pettinari, Rettore dell’Università degli Studi di Camerino, “la R&S è il principale motore dell’innovazione”, e le imprese hanno necessità assoluta di guardare “non solo a diversi modelli di business, ma anche a diversi modelli di trasferimento tecnologico e di conoscenza”. Ma anche se la maggior parte degli studi scientifici indica chiaramente che esiste una relazione diretta tra investimento in ricerca e competitività di un’azienda, l’Europa, (ma soprattutto l’Italia) non sta aumentando l’intensità di investimento in R&S. L’investimento per l’UE nel 2021 si è ridotto al 2.27% rispetto al 2.31% dell’anno precedente e l’investimento in R&S dell’Italia è di poco inferiore all’1.5%.

Abbiamo quindi deciso di accendere i riflettori su questa tematica tenendo presente anche quanto emerge dalla più recente fotografia scattata nel Rapporto ISTAT, ovvero che le imprese innovatrici godono di un differenziale positivo di produttività del lavoro, rispetto alle non innovatrici, pari a +37%. Il differenziale aumenta per le imprese innovatrici attive nella R&S (+44,7%) ed è massimo nelle grandi imprese attive nella R&S (+46,7%). Tra quelle innovatrici, inoltre, le imprese che investono in R&S beneficiano di un differenziale positivo di produttività rispetto a quelle che non svolgono attività di R&S (+5,6%). Il differenziale è massimo nel settore dei servizi (+8,2%).

L'innovazione inoltre premia la redditività: mediamente le imprese innovative mostrano una redditività superiore di 8 punti percentuali rispetto alle non innovative. Nelle grandi imprese il differenziale è di +11 punti percentuali ed anche la propensione all'export è maggiore nelle imprese innovatrici rispetto alle non innovatrici (+11,4 punti percentuali) e cresce ulteriormente nelle grandi imprese (+13,5 punti). Le imprese innovative attive nella R&S godono del maggior vantaggio rispetto alle innovatrici che non investono in innovazione (+5,1 punti), in particolare il gruppo delle medie imprese (+6,7punti).

Ecco perché parlare di ricerca e sviluppo è fondamentale anche per capire che cosa manca affinchè nel nostro Paese cresca la propensione a investire in R&S. Ne parliamo in questo numero con esperti e personalità come Alberto Bombassei, presidente emerito di Brembo e ideatore di Kilometro Rosso, con Francesco Profumo, presidente della Fondazione San Paolo, Caterina Petrillo presidente dell’Area Science Park, Maria Chiara Carrozza presidente del Cnr, Francesca Zarri di ENI, Francesco de Santis vicepresidente di Confindustria, solo per citarne alcuni.

Uno spazio rilevante viene dedicato anche alle attività dell’ENEA che in questi anni ha cercato di incrementare e rafforzare la presenza e la collaborazione con i principali attori dell'innovazione sul territorio, non solo nel mondo della ricerca ma anche con partner industriali, finanziari ed istituzionali, sviluppando strumenti per ‘avvicinare’ la ricerca a imprese, cittadini e PA. Molte di queste iniziative, come il Knowledge Exchange Program, il Proof of Concept, l’Atlante dell’Innovazione sono descritte in questo numero della rivista, che ospita inoltre gli interventi di protagonisti del settore ed esperti di trasferimento dell’innovazione, di investimenti, di organizzazione e di comunicazione, tenuto conto dell’importanza della sinergia tra tutti questi elementi, per costruire meccanismi di trasferimento produttivi e con ricadute sul piano occupazionale ed industriale.

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