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Alimenti funzionali: valorizzazione della risorsa e caratterizzazione nutraceutica

di Barbara Benassi, Silvia Procacci, Chiara Santi, Francesca Pacchierotti e Loretta Bacchetta, ENEA

DOI 10.12910/EAI2017-043

 

Un alimento è «funzionale» quando, oltre i normali effetti nutrizionali, produce effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, determina il miglioramento dello stato di salute, riduce il rischio di malattia, favorendo il benessere individuale

L’attenzione della Ricerca Scientifica, della Filiera Agroalimentare e della Salute Pubblica è da lungo tempo rivolta al cibo funzionale, risorsa naturale e facilmente disponibile, in grado di garantire benefici effetti sulla salute umana attraverso la dieta quotidiana. Il forte interesse dei consumatori per il rapporto tra alimentazione e salute ha favorito la comparsa di numerosi prodotti alimentari con proprietà benefiche; è emersa di conseguenza la necessità di regolamentarne la produzione e commercializzazione mediante la definizione di standard e linee guida.

Il termine “alimento funzionale” è nato in Giappone negli anni 80; in tale contesto, i suddetti alimenti sono stati classificati sostanzialmente in due gruppi: utilizzabili per la tutela della salute e indicati per la riduzione del rischio di insorgenza di patologie. …

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