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Presentazione

di Laura Maria Padovani

Il Piano triennale Health for Growth 2014-2020 della Commissione Europea sottolinea che la salute non è solo un grande e indiscutibile valore in sé, ma può trainare sviluppo, innovazione e crescita economica sostenibile.

La ricerca nel settore della salute, e la sua traduzione in soluzioni innovative, sono di fondamentale importanza per il progresso scientifico e tecnologico del Paese, per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini, e per lo sviluppo dell’industria farmaceutica, biotecnologica e biomedicale. Per l’area tematica “Salute”, proprio questi aspetti sono ritenuti prioritari all’interno della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI), promossa da Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, quale strumento per individuare le priorità cui destinare le risorse previste dalle politiche di coesione dell’Unione Europea. Obiettivo della SNSI è la promozione nel Paese di una filiera dell’innovazione capace di trasformare i risultati della ricerca in un vantaggio competitivo per il sistema produttivo, oltre ad un aumento del benessere dei cittadini.

È infatti ampiamente riconosciuto che, dopo la tecnologia dell’informazione, le scienze della vita, le biotecnologie e le tecnologie mediche offrono una eccezionale opportunità di rispondere ad esigenze globali relative alla salute, all’invecchiamento, all’alimentazione e all’ambiente.

Se è quindi vero che è imperativo salvaguardare la salute umana come diritto e valore in sé, è allo stesso tempo fondamentale dimostrare la sua importanza in termini di crescita inclusiva e di benessere sociale, mettendo in atto politiche intersettoriali e di integrazione tra settori.

Considerando la necessità di mettere a sistema ricerca di base, ricerca traslazionale, ovvero il trasferimento dei risultati delle ricerche sperimentali alle applicazioni, comunemente chiamato anche “trasferimento tecnologico, e sistema produttivo, per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, il Piano Nazionale della Ricerca 2015-2020 prevede azioni specifiche tra cui: “Valutare e sostenere in maniera selettiva le infrastrutture di ricerca, pilastro della ricerca internazionale, in particolare della ricerca di base” e “Rafforzare la collaborazione pubblico-privato per rafforzare la ricerca applicata, la capacità d’innovazione e il legame tra ricerca e sfide della società”. Le istituzioni di ricerca pubblica promuovono e sostengono queste azioni, ognuna con il proprio specifico ruolo e compito. I laboratori pubblici di ricerca costituiscono, in questo campo, un elemento fondante della ricerca scientifica di base e applicata.

L’ENEA vanta un’esperienza peculiare nella capacità di promuovere la collaborazione pubblico-privato, ed è pronta a raccogliere questa sfida anche per l’area tematica Salute. Attraverso quattro eventi svolti tra ottobre 2016 e aprile 2017, l’Agenzia ha presentato le principali attività svolte in questo settore, coinvolgendo sia i propri ricercatori che quelli e del mondo accademico e della ricerca pubblica e privata, con cui sono state attivate negli anni importanti collaborazioni.

Partendo da questi presupposti, i Presidenti dell’ENEA e dell’Istituto Superiore di Sanità hanno promosso questo numero della rivista dell’ENEA dedicato a “Sanità: tra scienza e tecnologia”.  L’“Editoriale”, a loro firma, illustra alcune delle attività portate avanti dalle due Istituzioni, focalizzando l’attenzione sulla partecipazione congiunta ENEA-ISS nelle piattaforme e nei progetti europei.

Apre il numero un’intervista alla Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che risponde a domande sulla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, le malattie ad elevato impatto socio-economico, l’impatto della ricerca sul sistema sanitario del Paese, le politiche di prevenzione e monitoraggio dello stato di salute della popolazione rispetto alla presenza di inquinanti ambientali.

La sezione “Focus”, in collaborazione con il collega Paolo Di Lazzaro, contiene contributi su temi che riguardano ambiente, alimentazione e salute, e radioprotezione. Particolare attenzione è rivolta alle tecnologie per la diagnosi e cura dei tumori.

Nella sezione “Punto & Contropunto” si confrontano i punti di vista di chi si occupa di ricerca pubblica e di ricerca privata, mentre nella rubrica “Quadro internazionale” vengono descritti da una parte gli impatti dei cambiamenti ambientali globali su ecosistemi e salute, dall’altra come l’ambiente circostante influenzi il nostro DNA.

La rubrica “Cosa succede in città” contiene una proposta di riqualificazione urbana per la città metropolitana di Roma, mentre in Spazio aperto si trovano un interessante contributo che mette in relazione moda e sostenibilità e una presentazione dell’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano, pubblicata dall’Ufficio Studi dell’ENEA.

In conclusione vogliamo sottolineare ancora la collaborazione dei ricercatori dei due Enti che, anche grazie al supporto della dott.ssa Anna Ceccarelli dell’ISS, hanno reso possibile l’uscita di questo numero. È la prima volta, infatti, che un numero della Rivista esce come frutto di una collaborazione e siamo convinti che sia stata la scelta giusta.

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