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Economic analysis of energy efficiency programs in Italy

di William Mebane - Energy Economics Consultant - Emanuele Piccinno - Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS), Rome

An investment analysis is performed on the two most important Italian energy efficiency initiatives, the 55% Tax Deduction (55%TD) and the White Certificates or Energy Efficiency Certificates (EEC) programs, estimating the investments made and the annual energy and economic savings resulting from the initiatives. Both multiyear programs stimulated significant energy savings, estimated at 56,000 GWh of secondary energy over the useful life of investments in the case of the 55%TD, and 97,000 GWh for the EEC. Total public and private costs of the two initiatives are 13 euro cents/kWh of saved energy for 55%TD, and 4 euro cents/kWh in the case of EEC. Although the EEC program is most effective, there are valid reasons for maintaining both. The greatest danger for the continuation of these successful programs, in the present Italian situation, is to rely too heavily on public financing. Even if the Energy Efficiency Certificates program is more difficult to manage with its requirement of long-term planning, it is the nearest to zero public cost, being financed through energy taxes

Analisi economica dei programmi di efficienza energetica in Italia

Nell’articolo è riportata l’analisi degli investimenti sui due maggiori programmi italiani di efficienza energetica, la detrazione fiscale del 55% e i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o “Certificati Bianchi”, concessi a fronte dei risparmi energetici ed economici conseguiti. Entrambi i programmi pluriennali hanno dato impulso a cospicui risparmi energetici: circa 56.000 GWh di energia secondaria per tutta la vita utile degli investimenti nel caso delle detrazioni fiscali del 55% e 97.000 GWh per i TEE. I costi pubblici e privati delle due iniziative ammontano a 0,013 euro/kWh di energia risparmiata per le detrazioni fiscali del 55% e 0,04 euro/kWh nel caso dei TEE. Sebbene questi ultimi siano più efficaci, esistono validi motivi perché possano coesistere entrambi anche se, nell’attuale situazione italiana, l’eccessiva tendenza a fare affidamento sul finanziamento pubblico rappresenta il pericolo maggiore per la prosecuzione di questi validi programmi. Pur essendo più difficili da gestire, richiedendo una pianificazione a lungo termine, i TEE sono più vicini all’azzeramento del costo pubblico, perché finanziati direttamente dalle imposte sull’energia

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