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La green economy sei tu. Vuoi farne parte?

La giornata mondiale dell’ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno a partire dal 1972 (data della prima conferenza mondiale sull’ambiente e lo sviluppo umano, tenuta a Stoccolma), ha, quest’anno, un particolare significato. Segna il 40° anniversario di questa celebrazione che ha accresciuto nel tempo la consapevolezza dei cittadini sulla stretta interconnessione fra problemi ambientali, sociali e di sviluppo economico, ma segna soprattutto la nuova importante tappa della “green economy” quale strumento concreto per lo sviluppo sostenibile e di eradicazione della povertà. Ma, cos’è la green economy?

La crisi finanziaria globale, iniziata nel 2007, ha generato una crisi economica mondiale che ancora oggi persiste con una recessione economica che colpisce gran parte dei paesi del mondo. Secondo gli economisti, questa crisi è la più grave crisi economica dopo quella della grande depressione iniziata nel 1929 e protrattasi nel decennio successivo. L’insegnamento che si può trarre da quanto finora accaduto è che l’economia e la gestione delle risorse finanziarie non potranno più procedere in futuro allo stesso modo del passato, come se nulla fosse accaduto. Bisogna trovare soluzioni alternative, perché lo sviluppo sia sostenibile dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale e sociale. Quest’alternativa è un nuovo tipo di economia: la green economy.

L’UNEP, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’ambiente, definisce la green economy come l’economia che migliora la qualità della vita delle persone e l’equità sociale dei popoli, riducendo, nel contempo, i rischi ambientali ed evitando sia il depauperamento dei sistemi ecologici, sia la scarsità delle risorse naturali. In altre parole, la “green economy” non è solo l’attività economica, ma il sistema integrato economia-ambiente in cui la crescita economica è trainata dagli investimenti che riducono le emissioni inquinanti di anidride carbonica, che promuovono l’uso efficiente delle risorse naturali e che, nello stesso tempo, eliminano l’esclusione sociale, e in primo luogo la povertà.

La green economy non è un concetto difficile da capire - dice l’UNEP nella presentazione di questa giornata mondiale – né da considerare come una faccenda che non riguarda i singoli cittadini, ma i governi, le corporazioni e le diverse organizzazioni governative e non governative. Poiché il denaro guida l’economia, sono proprio le scelte delle singole persone che guidano le grandi scelte per le quali il denaro deve essere speso. Sono, pertanto, le decisioni dei cittadini a supportare le iniziative di sviluppo “verde”, a indirizzare gli investimenti da effettuare e a controllare democraticamente come il denaro è stato speso.

“Proprio perché è il singolo cittadino che costruisce la green economy, l’ENEA in questa occasione intende rilanciare il progetto Educarsi al futuro, per la formazione dei cittadini di domani” ha detto Giovanni De Paoli dell’ENEA, responsabile del progetto. “L’obiettivo non è solo quello di informare e sensibilizzare i giovani sulle tematiche energetiche e ambientali, ma di coinvolgere le giovani generazioni nella costruzione di un percorso di educazione alla sostenibilità dello sviluppo, rendendoli, quindi, consapevoli e responsabili delle loro scelte quotidiane e di quelle che dovranno compiere nel loro futuro”.

“Le scelte quotidiane sono il modo più semplice per promuovere la green economy, perché la green economy è attorno a ciascuno di noi, e dipende da noi”, sottolinea l’UNEP che lancia lo slogan:

“La green economy sei tu: vuoi farne parte?”

(Daniela Bertuzzi)

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