Copertina della rivista

Rivoluzione economia circolare

di Cristina Corazza

L’economia circolare è un tema sempre più strategico per le sue ricadute sull’ambiente, la crescita e l’occupazione, ma anche quale motore di competitività e di ingenti investimenti: come evidenzia nelle prossime pagine  Stefano Leoni della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, la Commissione europea ha stanziato oltre 10 miliardi di euro per la transizione verso questo modello e stima per l’Italia oltre 11 miliardi di euro di risparmi a livello economico e ambientale in 20 anni, 20.000 nuovi posti di lavoro full time e quasi 111 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra evitate.

Ma al di là dei numeri, che cosa significa oggi ‘fare’ economia circolare? E perché parlare di ‘rivoluzione’ anche a livello culturale, sociale e di comportamenti? Esiste un modello italiano di circular economy e quali sono le opportunità, i punti di forza e le eventuali criticità? Sono alcuni dei temi che affronta questo numero di Energia Ambiente e Innovazione, con protagonisti delle Istituzioni europee –come Cliona Howie, Federico Porrà, Ignacio Calleja, Pier Luigi Franceschini, Ladeja Godina Kasir – e nazionali, esperti del MATTM, MiSE e Antonio Caponetto, Direttore dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.  

Il punto di vista delle imprese è affidato ed esponenti di associazioni come Andrea Bianchi per Confindustria, Marco Conte per Unioncamere, Barbara Gatto e Natalia Gil Lopez per CNA, al Presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara e di Fise-Unicircular Andrea Fluttero e di grandi aziende come Enel, Eni, Barilla con Luca Meini, Monica Spada, Luca Ruini e l’AD del Gruppo Hera Stefano Venier.

Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, Marco Frey Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed esponenti di primo piano di CGIL, CISL e UIL come Vincenzo Colla, Angelo Colombini e Pierpaolo Bombardieri approfondiscono i più vasti risvolti etici, sociali e i profondi cambiamenti indotti dell’economia sostenibile e circolare, così come Anna Fasano, Presidente di Banca Etica, Beatrice Lamonica Responsabile Servizi Sostenibilità, Accenture Strategy, Luisa Crisigiovanni, Segretario generale di Altroconsumo e Jocelyn Blériot della Ellen MacArthur Foundation.

Il contributo che il mondo della ricerca e dell’innovazione possono dare a questa grande sfida emerge dagli articoli e dai focus a firma di numerosi ricercatori ENEA, la maggior parte del  Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali che dedica personale qualificato e infrastrutture specializzate a questi temi: dall’eco-innovazione, alla simbiosi industriale, dalle tecnologie per il recupero, il riuso, il riciclo di materiali, della plastica o di metalli preziosi da RAEE, interventi nei centri urbani, in porti, aeroporti, per il sistema agroalimentare e il turismo. In questi anni l’Agenzia ha maturato un solido know how e la capacità di approccio trasversale nella gestione dei progetti (oltre una trentina); a livello europeo rappresenta l’Italia nella European Circular Economy Stakeholder Platform e ha promosso la piattaforma speculare ICESP in Italia.  

Da questa fotografia emergono i risultati ottenuti, le potenzialità e le prospettive possibili, ma anche i rischi e gli ostacoli da affrontare per non restare ai margini di questa rivoluzione epocale. Prima di augurare buona lettura, un grazie particolare a tutti coloro che hanno contribuito a questo numero e, in modo speciale, alle colleghe Claudia Brunori, Grazia Barberio e al team editoriale. La rivista è disponibile online sul sito www.eai.enea.it, sull’App per smartphone e tablet Android e iOS ‘EAI - ENEA Magazine’ e sui nostri social per commenti, suggerimenti e… condivisioni.

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