Copertina della rivista
Striscioni durante i comizi

Dalla protesta alla proposta: perché ascoltare i giovani sul clima è un imperativo

di Federica Fricano, Federico Brocchieri, Francesco Bruno, Roberta Ianna, Alessandro Negrin, Emanuela Vignola del Team di Y4C

DOI 10.12910/EAI2021-034

Nell’ambito dell’accordo Italia-Regno Unito per la Presidenza COP26, l’Italia si è impegnata a organizzare insieme alla “Pre-COP26”, “Youth4Climate: Driving Ambition” (Y4C), evento dedicato solo ai giovani. All’iniziativa, che si è tenuta a Milano dal 28 al 30 settembre, hanno partecipato circa 400 ragazzi tra i 15 e i 29 anni, idealmente due per ciascuno dei 197 Paesi della Conferenza Onu sul clima. Questo evento nasce dall’esigenza di interpretare l’interesse dei giovani nella lotta ai cambianti climatici e per consentire loro di avanzare proposte concrete su alcuni tra i temi più importanti nell’agenda climatica internazionale.

Il cambiamento climatico risulta tra le maggiori problematiche che la comunità internazionale è chiamata ad affrontare, rispondendo alle sfide poste sia per il presente che per il futuro. Per evidenziarne l’urgenza, negli ultimi anni le mobilitazioni sul clima si sono diffuse a livello globale con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone, specialmente giovani, con le richieste di una maggiore azione ed una concreta attuazione dell’Accordo di Parigi. In un simile contesto, l’Italia ha mostrato una crescente attenzione verso le tematiche dell’azione climatica, sostenendo il ruolo centrale dei giovani come protagonisti del cambiamento necessario per garantire al pianeta un ambiente e un clima sostenibili.

Tale posizione si è esplicata sin dal 2015, con il sostegno da parte dell’allora Ministero dell’Ambiente oggi Ministero per la Transizione Ecologica, alle proposte giovanili volte all’inserimento del principio di equità intergenerazionale nell’Accordo di Parigi. Successivamente, in occasione del Summit ONU sui Giovani e l’Azione per il Clima del 2019, l’Italia ha sottoscritto la dichiarazione “Kwon Gesh”, lanciata dai governi di Irlanda e Isole Marshall, che invita i Paesi firmatari a coinvolgere maggiormente i giovani nelle politiche di attuazione dell’Accordo di Parigi a livello nazionale.

In tale circostanza, il Ministro Sergio Costa ha inoltre annunciato l’intenzione di ospitare in Italia un importante evento giovanile sui cambiamenti climatici: nell’ambito dell’accordo di partenariato tra Italia e Regno Unito per la Presidenza della 26^ Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), l’Italia ha assunto l’impegno di organizzare, congiuntamente all’evento preparatorio “Pre-COP26”, un inedito evento interamente dedicato ai giovani, dal titolo “Youth4Climate: Driving Ambition” (Y4C).

A Milano, in settembre, 400 giovani tra i 15 e i 29 anni

L’idea di un simile evento nasce dall’esigenza di interpretare l’interesse dei giovani nella lotta ai cambianti climatici, nonché per consentire a ragazze e ragazzi di tutto il mondo di avanzare proposte concrete su alcuni tra i più importanti temi nell’agenda climatica internazionale, che possano essere considerati nell’ambito del processo negoziale sul clima e di altri processi multilaterali a seconda delle specificità delle proposte. Ma anche di partecipare a una sessione di dialogo con i Ministri invitati alla Pre-COP26.

L’evento ha visto la partecipazione di circa 400 giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, idealmente due per ciascuno dei 197 Paesi parte dell’UNFCCC, e in ogni caso nel rispetto di un ampio equilibrio geografico, sociale e di genere. La scelta dei partecipanti è avvenuta sulla base delle candidature ricevute attraverso un processo di selezione pubblica, lanciato ad hoc nei primi mesi del 2021 ed oggi concluso, che ha visto la ricezione di migliaia di candidature.

I criteri di selezione previsti hanno premiato il comprovato attivismo dei giovani sui temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile, il possesso di pensiero strategico, leadership e motivazione, nonché l’abilità di riuscire a favorire una maggiore consapevolezza pubblica sul cambiamento climatico e le tematiche ad esso correlate. Al fine di garantire la massima distribuzione geografica possibile, nonché di ridurre al minimo le barriere economiche alla partecipazione all’evento, gravose specialmente per i giovani dei Paesi in via di sviluppo, l’Italia si è inoltre offerta di sostenere le spese di partecipazione dei giovani all’evento di Milano.

Per l’organizzazione dell’evento è stata inoltre prevista l’istituzione di uno specifico “Advisory Committee”, di natura internazionale, con il compito di fornire all’Italia pareri e supporto nell’espletamento di attività preparatorie e gestionali dell’evento. Ne fanno parte i rappresentanti dei Governi di Italia e Regno Unito, Regione Lombardia, Comune di Milano, Segretariato UNFCCC, Ufficio dell’Inviato Speciale del Segretario Generale dell’ONU per i giovani, la constituency “YOUNGO”, Connect4Climate e rappresentanti della società civile di Italia e Regno Unito.

Originariamente previsto per l’autunno 2020, l’evento è stato posticipato di dodici mesi per effetto della pandemia. Il Ministero per la Transizione Ecologica si è impegnato con i propri partner istituzionali per garantirne lo svolgimento in presenza, prevedendo protocolli sanitari specifici e rigorosi per la sicurezza di tutti i partecipanti. 

Nel corso di questi mesi, al fine di mantenere elevato il livello di attenzione sulla questione climatica fino alle nuove date dell’evento, il Ministero ha infine avviato una serie di eventi virtuali, a cadenza mensile, denominata “Youth4ClimateLive Series”.

La serie di webinar, costituita da otto episodi tematici svoltisi tra i mesi di giugno 2020 e febbraio 2021, ha coinvolto figure di alto profilo istituzionale affiancandole alle voci dei giovani, selezionati sulla base del proprio attivismo ed esperienza nell’accrescere a livello globale la sensibilità sulla questione climatica, riscontrando un ottimo successo internazionale.

Crediamo fermamente che i giovani possano portare un contributo tangibile alle discussioni. L’attiva partecipazione ad un processo che potenzialmente dovrebbe garantire un futuro sostenibile, dove gli effetti del cambiamento climatico siano mitigati e le politiche di adattamento consentano di contenere i danni che, in ogni caso, potranno manifestarsi, è un diritto delle future generazioni che, con lo Y4C vogliamo sancire.

Team Y4C Youth 4 climate
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