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L’Enterprise Europe Network, la rete europea che fa crescere innovazione e competitività nelle PMI

di Filippo Ammirati

In dieci anni di vita l’Enterprise Europe Network (EEN) ha supportato oltre 240 mila piccole e medie imprese italiane nell’aprirsi a mercati sempre più globali e competitivi e le PMI che si sono rivolte alla rete europea per la competitività sono cresciute del 3% in più delle altre. Tra i punti di forza la consulenza personalizzata e la capacità di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle imprese

di Filippo Ammirati, Responsabile scientifico del progetto EEN per l’ENEA

A poco più di dieci anni dalla sua nascita, l’Enterprise Europe Network (EEN) ha contribuito a sostenere la crescita e l’incremento del tasso di innovazione delle Piccole e Medie Imprese (PMI) del Vecchio Continente. Sono più di 2,6 milioni le imprese che hanno beneficiato del supporto della rete europea per la competitività: quelle italiane sono più di 240 mila. I servizi gratuiti e personalizzati dell’EEN hanno permesso a piccole e medie realtà produttive di aprirsi a mercati sempre più globali e competitivi, soprattutto a quelle delle regioni meridionali, da sempre alle prese con gap infrastrutturali importanti.

La più grande rete transnazionale a sostegno delle PMI è nata nel 2008 per volere della Commissione Europea; oggi è presente in oltre 60 Paesi e può contare sul supporto di più di 3 mila esperti che operano in oltre 600 punti di contatto, 55 dei quali in Italia. Aderiscono al progetto i principali enti nazionali chiamati ad affrontare la sfida dell’innovazione, tra questi l’ENEA. In Italia, il supporto alla crescita, all’innovazione e all’internalizzazione delle PMI è garantito da una rete di attori che va dalle Camere di Commercio alle Università, dalle associazioni datoriali ai parchi tecnologici e ai centri di ricerca.

Inoltre, per favorire la collaborazione internazionale tra i partner della rete, l’EEN ha dato vita a 14 Sector Group: nodi costituiti da partner che si impegnano a lavorare insieme su temi specifici, con l’obiettivo di rispondere in modo puntuale alle esigenze di clienti che operano in determinati settori.

Tre i principali ambiti di supporto alle imprese che caratterizzano i servizi offerti dalla rete EEN: crescita e sviluppo nei mercati esteri; avvio di partenariati transnazionali; supporto all’innovazione.

Tra i punti di forza della rete c’è la consulenza personalizzata e la capacità di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle imprese con un forte potenziale innovativo, sostenendole nell’obiettivo di espandersi sul mercato globale. Secondo una recente indagine, le PMI che hanno usufruito dei servizi EEN mostrano un tasso di crescita del 3% superiore rispetto alle aziende che non si sono rivolte al network.

Uno dei momenti più importanti nella costruzione del rapporto tra rete e imprese è il confronto/incontro tra gli operatori EEN e i referenti delle PMI finalizzato a intercettare eventuali opportunità relative all’accesso, alla gestione e alla valorizzazione dell’innovazione tecnologica. L’operatore EEN elabora un Piano di intervento personalizzato articolato in un set di servizi specialistici finalizzati a rispondere nella maniera più efficace alle singole esigenze. Il percorso viene costruito ed eseguito insieme all’azienda attraverso diverse metodologie: dalle giornate di informazione e formazione, agli eventi promossi o co-organizzati dalla stessa EEN.

Dalla gestione dell’innovazione al sostegno alle scale up

I servizi che più hanno caratterizzato il contributo dell’EEN ai processi di crescita e competitività delle imprese attraverso la leva dell’innovazione, sono l’ottimizzazione dei sistemi di gestione dell’innovazione (Enhance Innovation Management Capacities - EIMC) e il progetto pilota dedicato alle scale-up.

Il ruolo dell’ENEA nella rete EEN

In EEN, l’ENEA affianca le imprese nei processi di ge-stione dell’innovazione attraverso la Direzione Com-mittenza, strumento operativo nato nel 2015 per po-tenziare le attività di trasferimento tecnologico.Nell’ambito della partnership con la rete transeuropea, opera in Campania e Puglia con l’obiettivo di promuo-vere, favorire e sostenere i processi di innovazione tec-nologica delle PMI, diffondere e trasferire i risultati della ricerca in Europa, assicurare il necessario apporto di conoscenze e competenze multidisciplinari. Il lavoro dell’Agenzia si contraddistingue proprio per l’impegno profuso nell’ambito dell’innovazione tecnologica. L’E-NEA è presente anche in 5 dei 14 Sector Group promossi dalla rete, in particolare partecipa a: Aeronautics, Space and Dual-Use Technologies; ICT Industry & Services; Intelligent Energy; Materials; Sustainable Construction.

Il servizio EIMC prende in esame le sei componenti del sistema di gestione dell’innovazione di una PMI: cultura dell’innovazione; comprensione del business; strategia di sviluppo (nel medio e lungo termine); struttura organizzativa gestionale; capacità e risorse; processi di innovazione.

Più in generale, il servizio si articola in cinque momenti:

  • l’incontro preliminare con l’impresa attraverso un’intervista finalizzata a valutare e condividere obiettivi e opportunità aziendali, risorse e capacità attuali e selezione dello strumento di valutazione
  • valutazione della capacità di gestione dell’innovazione (la fase di applicazione dello strumento di valutazione selezionato con l’assistenza di un esperto)
  • elaborazione e condivisione di un piano d’azione con l’assistenza di un esperto in grado di analizzare il rapporto di benchmark e di individuare gli interventi da attivare
  • realizzazione del piano d’azione, con l’assistenza da parte degli esperti della rete EEN
  • monitoraggio finale con raccolta degli indicatori, valutazione dei risultati raggiunti e di eventuali ulteriori azioni necessarie

Dal 2017, inoltre, la Commissione Europea ha posto all’attenzione degli operatori dell’EEN il tema delle scale-up, le imprese che superano la fase di startup, ma che necessitano di ulteriore sostegno per la crescita. In particolare, è stato evidenziato che se l’Europa si dotasse di meccanismi di supporto simili a quelli degli Usa, aumenterebbe in modo esponenziale il numero di start up che si espandono con oltre un milione di posti di lavoro e un aumento del PIL fino a 2.000 miliardi di euro in vent’anni.

Le linee di intervento prioritarie sono: rimozione delle barriere, creazione di nuove opportunità, promozione dell’innovazione, lancio di una iniziativa sull’innovazione sociale, facilitazione dell’accesso ai capitali.

Nell’ambito della rete EEN è nato il Gruppo di Lavoro transnazionale sulle Scale-up che ha suggerito di promuovere l’azione di Advisor EEN specializzati sulle scale-up, sperimentando un approccio transnazionale per favorire l’accesso delle scale-up a investitori, opportunità di finanziamento pubblico, nuovi mercati, catene di fornitura, capacità professionali, centri di R&D, soft landing in Paesi target. In Italia, la Commissione ha finanziato sei progetti che coinvolgono 38 partner EEN. Sono 62 le scale up che hanno partecipato alle attività di coaching, mentoring e training targate UE e sono state accompagnate dagli “EEN Advisors and Experts” in un processo di crescita ed espansione internazionale per portarle ad affermarsi sui mercati esteri.

Casi di successo

ENEA – EEN hanno affiancato numerose aziende e i casi di successo non mancano. Tra questi, ad esempio, Kelyon, azienda napoletana nata dall’incontro di professionisti dell’Information Technology che hanno deciso di mettere al servizio del mondo della sanità il loro know-how per contribuire al miglioramento della qualità della vita di pazienti attraverso soluzioni digitali innovative. L’azienda ha circa 1 milione di fatturato e una quindicina di dipendenti e collabora con ENEA – EEN dal 2012; in questi anni, Kelyon ha avviato un percorso di internazionalizzazione che si è concretizzato nel 2017 con la costituzione di una controllata nel Regno Unito, ampliando così i rapporti con l’estero che ora pesano per circa il 50% sui ricavi annui.  Prevenzione, diagnosi e cura di pazienti affetti da patologie complesse sono i tre obiettivi di questa società che ha scelto la strada dell’open source per ottenere risultati di primo livello. Attraverso un servizio di consulenza specialistica per lo sviluppo di soluzioni digitali, Kelyon risponde alle diverse esigenze di multinazionali farmaceutiche e associazioni medico-scientifiche, affiancandole in tutte le fasi del progetto, gestito completamente in-house.

Fra le startup, è interessante il caso di Bluenet, azienda napoletana nata nel 2014 nel BIC di Città della Scienza che oggi si avvale di un team di circa 10 ingegneri (tra elettrici, informatici e ambientali) e conta già due sedi ad Arzano, presso STMicroelectronic Italia, e a Singapore. Produce e personalizza smartcard e microchip altamente innovativi che trovano applicazione in ambiti diversi, a partire dai trasporti, e ha sviluppato il Bluecode, un codice bidimensionale capace di codificare numerose informazioni senza intaccare la tutela dei dati personali del possessore: uno strumento per rendere più sicure e rapide le operazioni di biglietteria e check-in. Il Bluecode beneficia della certificazione AGID in qualità di timbro digitale che solo quattro le imprese italiane sono riuscite a ottenere. Dalla collaborazione con ENEA-EEN, iniziata nel 2017, è nata una solida partnership con una importante compagnia di navigazione per i servizi di biglietteria, monitoraggio e check-in della clientela, attraverso smartcard capaci di favorire l’accesso a più di un servizio (es. biglietto dell’aliscafo e biglietto per trasporti di terra). Bluenet ha anche avviato interlocuzioni con aziende di altri Paesi europei, in particolare Polonia, Romania e Regno Unito, che hanno favorito una maggiore apertura internazionale della società.

Intelligenza artificiale, IoT, Big Data e Cybersecurity

Il 2019 rappresenta un anno cruciale per l’EEN. È nei prossimi mesi, infatti, che la rete deve dimostrare la sua capacità di evolvere e maturare al fine di raggiungere gli obiettivi prefissi nel documento “Enterprise Europe Network - Strategic Vision for 2020”. Diverse le priorità su cui lavorare, molte delle quali riguardano da vicino l’innovazione e la digitalizzazione delle realtà produttive. Va in questa direzione l’“Enhanced European Innovation Council (EIC) pilot”, che va a rafforzare l’attuale organismo. Saranno potenziati anche i servizi EIMC, per la gestione dell’innovazione e il progetto pilota “Innovation Associate Pilot” per le PMI. Proseguirà l’impegno al fianco delle scale up con una crescente attenzione alle best practice e alla cooperazione e verrà rafforzata la collaborazione nell’erogazione dei servizi legati all’Access to finance.

Ma le vere sfide per l’anno in corso saranno l’intelligenza artificiale, l’IoT, i Big Data e la Cybersecurity, l’economia circolare e la necessità di un’innovazione sostenibile

Un ruolo determinante nelle sfide poste dall’innovazione per il 2019 sarà giocato anche dalle politiche regionali: per questa ragione gli operatori della rete sono invitati a rafforzare la cooperazione con i principali attori decisionali per avvicinare sempre più le PMI alle opportunità offerte dall’Unione Europea.

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