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Termosifone

Azioni di risparmio energetico nel settore domestico e ruolo della comunicazione al grande pubblico

Focus - Gli scenari dell'energia, tra efficienza, caro-bollette, geopolitica e innovazione tecnologica

DOI 10.12910/EAI2022-059

di Nicolandrea Calabrese (Responsabile), Francesca Caffari, Federica Giustini, Marco Morini,  Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano - ENEA

Con la transizione ecologica e digitale in atto, la domanda di materie prime critiche è in costante aumento. Ad oggi, l’Europa deve importarle praticamente al 100%: occorre quindi garantire un approvvigionamento corretto e sicuro anche facendo leva su soluzioni come l’Urban mining, con le città come vere proprie miniere urbane, riserve di materie prime a cielo aperto da valorizzare.

Il Consiglio Affari Energia riunitosi a Bruxelles il 26 giugno scorso ha approvato il cosiddetto “Patto del gas”, trovando un accordo[1] vincolante tra gli stati membri dell’Unione Europea per la riduzione volontaria del 15% dei consumi di gas nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023 (243 giorni). È però stato concesso un sistema di deroghe per gli stati in situazioni particolari, in relazione al livello di stoccaggio raggiunto e alla possibilità di esportare il gas risparmiato in altri Paesi. Secondo questo sistema, l’Italia dovrà risparmiare il 7% rispetto alla media dei consumi di gas annuali degli ultimi cinque anni.

Alla luce di tale accordo, il Laboratorio Efficienza Energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano dell’ENEA ha effettuato una valutazione del contributo che può offrire il settore civile e, in particolare, quello domestico, con misure finalizzate al contenimento dei consumi di gas negli edifici, nel periodo indicato dall’Unione Europea. Il settore domestico è infatti responsabile di circa il 30% del consumo nazionale di gas[2], dovuto principalmente al riscaldamento e, in misura minore, alla produzione di acqua calda sanitaria e alla cottura dei cibi. Al consumo diretto di gas, va aggiunto quello dovuto alla produzione di energia elettrica[3] necessaria per alimentare altri servizi come illuminazione, climatizzazione invernale ed estiva, utilizzo di elettrodomestici.

Questi dati evidenziano il potenziale impatto che potrebbero avere misure di risparmio energetico in tale settore e, data la necessità di risparmiare in tempi stretti per fronteggiare la crisi energetica che ha avuto un ulteriore inasprimento a seguito degli avvenimenti sullo scenario geopolitico internazionale degli ultimi mesi, sono state valutate misure attuabili in modo semplice e che abbiano ricadute sul breve termine. Sono state quindi privilegiate azioni comportamentali e a costo zero, ma sono state anche valutate misure, definite amministrative, che potranno essere imposte con provvedimenti normativi.

Le misure per ridurre i consumi nel settore domestico

Per ridurre i consumi nel settore domestico, si sono proposti due tipi di misure di risparmio[4]:

Misure amministrative:

  • Riduzione della temperatura interna massima nelle abitazioni di 1°C, da 20 a 19°C;
  • Riduzione di un'ora al giorno dell’accensione dell'impianto;
  • Riduzione del periodo di riscaldamento di 15 giorni.

Misure comportamentali, relative a:

  • Riscaldamento invernale;
  • Raffrescamento estivo;
  • L’utilizzo di gas per cucina e acqua calda sanitaria;
  • La sostituzione e l’utilizzo di elettrodomestici;
  • La sostituzione e l’utilizzo dell’impianto di illuminazione.

Le misure amministrative potranno essere imposte con provvedimenti normativi e riguardano la modifica di quanto stabilito dal DPR n.74/2013. Per il risparmio ottenibile grazie all’attuazione di queste misure, sono state effettuate delle simulazioni sui modelli energetici di due diverse tipologie di abitazione considerate rappresentative del parco edilizio italiano: un appartamento in un edificio plurifamiliare di circa 100 m2 netti e una villetta monofamiliare di 186 m2 netti.

Tutte e due le abitazioni sono servite da una caldaia tradizionale a gas (24 kW) e risultano in classe energetica F. Per entrambe le tipologie sono stati calcolati i fabbisogni utilizzando il metodo dinamico orario (normato dalla UNI EN ISO 52016:2018), ripetendo le simulazioni per ogni zona climatica (esclusa la zona A, poco rappresentativa) anche simulando più città per zona, e considerando i periodi convenzionali di accensione degli impianti e il numero di ore giornaliere di riscaldamento previsti dal DPR n.74/2013. Le simulazioni hanno lo scopo di individuare le percentuali di risparmio medio da applicare ai volumi di gas naturale per riscaldamento effettivamente consumati in ogni zona climatica italiana, sulla base dei dati forniti da Snam[5].

Le misure comportamentali proposte sono di semplice attuazione, legate ai comportamenti degli utenti e ulteriormente suddivise in:

  1. Misure “soft”, a costo zero, legate unicamente alla modifica delle abitudini quotidiane;
  2. Misure che richiedono un investimento iniziale da parte degli utenti.

Si tratta in entrambi i casi di azioni volontarie, che riguardano la sostituzione degli impianti e degli elettrodomestici o un loro utilizzo più virtuoso.

Per valutare l’impatto globale di ciascuna misura, si è ipotizzato – con il supporto dei dati pubblicati di analisi statistiche – il possibile bacino di utenza interessato, utilizzando come dato di partenza il numero di nuclei familiari presenti sul territorio italiano (25,7 milioni, con una media di 2,3 persone per ciascuna famiglia[6]). 

Rispetto alle misure del primo gruppo, legate unicamente alle abitudini degli utenti e per questo applicabili a gran parte delle famiglie italiane, per quelle del secondo si è considerata una “diffusione” più contenuta e sono state effettuate delle ipotesi a partire dal numero delle famiglie in Italia e applicando dei coefficienti correttivi definiti in funzione di dati di riferimento normativo e di letteratura seguendo un approccio conservativo.

Stima dei risparmi conseguibili con le misure amministrative e comportamentali a costo zero

Nello scenario riportato in Tabella 1 sono state considerate unicamente le misure che non richiedono un costo di investimento, ovvero le misure amministrative volte alla regolamentazione del funzionamento degli impianti di riscaldamento e le misure comportamentali a costo zero.

Tab. 1 Stima dei risparmi conseguibili con le misure amministrative e comportamentali a costo zero nel settore domestico – periodo compreso tra il 1° agosto e il 31 marzo (243 giorni)

Misura

Famiglie interessate*

Risparmio di gas metano (Sm3)

%

Misure amministrative

Misure relative al riscaldamento invernale (Ri)

 

Misura Ri1: Riduzione di 15 giorni del periodo di riscaldamento, con 1 ora e 1°C in meno al giorno

79%

20.200.000

2.697.249.794

Misure comportamentali soft a costo zero

Misure relative al riscaldamento invernale (Ci)

 

Misura Ci3: Utilizzare le pompe di calore elettriche esistenti utilizzate per il condizionamento anche per il riscaldamento invernale     

5,3%

1.359.252

824.599.502

Misure relative al raffrescamento estivo (Ce)

 

Misura Ce2: Aumentare la temperatura interna di set-point da 26°C a 28°C

30%

7.714.800

17.625.018**

Misura Ce3: Chiudere le persiane durante le ore più calde

30%

7.714.800

17.340.071**

Misure relative all’utilizzo di gas per cucina e acqua calda sanitaria (Ga)

 

Misura Ga1: Riduzione dei tempi della doccia

40%

10.286.400

1.052.074.479

Misura Ga2: Riduzione della temperatura della doccia

10%

2.571.600

83.687.743

Misura Ga1+Ga2: Riduzione tempo e temperatura della doccia

10%

2.571.600

322.795.579

Misura Ga3: Abbassare il fuoco dopo ebollizione della pasta

50%

12.858.000

79.755.310

Misure relative all’utilizzo di elettrodomestici (El)

 

Misura El2: Ridurre il numero di lavaggi con lavastoviglie e lavatrice

     

Lavatrice (capacità 8kg)

100%

25.716.000

169.362.619**

Lavastoviglie (12 coperti)

50%

12.858.000

120.956.563**

Misura El3: Staccare la spina della lavatrice non in funzione

100%

25.716.000

5.131.490**

Misura El4: Spegnere il frigorifero durante le vacanze

50%

12.858.000

8.327.055**

Misura El5: Impostare il frigorifero in modalità a basso consumo durante le vacanze

50%

12.858.000

4.996.233**

Misura El6: Non lasciare TV, decoder e dvd in stand-by

100%

25.716.000

14.661.402**

Misura El7: Ridurre il tempo di accensione del forno

50%

12.858.000

22.315.680**

Misure relative all’impianto d’illuminazione (Lu)

 

Misura Lu2: Ridurre le ore di accensione delle lampadine

     

1 lampadina a incandescenza

40%

10.286.400

11.729.121**

1 lampadina a risparmio energetico

35%

9.000.600

1.881.546**

1 lampadina a LED

25%

6.429.000

977.427**

 

 

TOTALE - A

5.455.466.632

*Rispetto al totale di 25.716.000 famiglie.

**Risparmio di gas equivalente per produzione termoelettrica

Fonte: elaborazione ENEA

Il risparmio conseguibile nel periodo considerato con l’insieme delle misure amministrative e comportamentali (senza costo di investimento) è stimato pari a 5,5 miliardi di Sm3, che equivalgono al 7,2% del consumo nazionale interno lordo di gas del 2021 (76,2 miliardi di Sm3).

Stima dei risparmi conseguibili con le misure comportamentali con investimento

Nella Tabella 2 si riportano i risparmi conseguibili con alcune misure comportamentali che, a differenza di quelle analizzate nello scenario precedente, richiedono un investimento da parte degli utenti.

Tab. 2 Stima dei risparmi conseguibili con le misure comportamentali che richiedono un investimento da parte degli utenti nel settore domestico – periodo compreso tra il 1° agosto ed il 31 marzo (243 giorni)

Misura

Famiglie interessate*

Risparmio di gas metano (Sm3)

%

Misure comportamentali che richiedono un investimento iniziale

Misure relative al riscaldamento invernale (Ci)

 

Misura Ci1: Sostituire climatizzatori esistenti con modelli ad alta efficienza (inverno)           

5%

1.285.800

28.759.677**

Misura Ci2: Installare nuove PDC elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie

1%

246.050

158.846.604

Misure relative al raffrescamento estivo (Ce)

 

Misura Ce1: Sostituire climatizzatori esistenti con modelli ad alta efficienza (estate)

5%

1.285.800

4.743.729**

Misure relative all’utilizzo di gas per acqua calda sanitaria (Ga)

 

Misura Ga4: Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acs

38%

9.740.419

730.531.416

Misure relative alla sostituzione di elettrodomestici (El)

 

Misura El1: Sostituzione di elettrodomestici con modelli ad alta efficienza

     

Lavatrice (capacità 8kg) da Classe G a A

10%

2.571.600

21.992.103**

Lavastoviglie (12 coperti) da Classe G a A

5%

1.285.800

7.575.058**

Frigorifero (300 litri) da Classe G a A

10%

2.571.600

27.180.498**

Forno (100 litri) da Classe D a A+++

10%

2.571.600

14.808.685**

Misure relative all’impianto d’illuminazione (Lu)

 

Misura Lu1: Sostituire le lampadine a incandescenza e fluorescenti a fine vita con LED

100%

25.716.000

57.985.843**

 

 

TOTALE - B

1.052.423.612

*Rispetto al totale di 25.716.000 famiglie.

**Risparmio di gas equivalente per produzione termoelettrica

Fonte: elaborazione ENEA

Tale pacchetto di misure può portare ad un risparmio fino a 1,05 miliardi di Sm3 di gas nel periodo considerato.

Conclusioni

In Tabella 3 si riportano i risultati dello scenario complessivo che tiene conto dei risparmi connessi alle misure amministrative e comportamentali a costo zero (Totale A) e dei risparmi legati alle misure che prevedono un investimento iniziale da parte degli utenti (Totale B): si ottiene quindi un risparmio totale per il settore domestico pari a 6,5 miliardi di Sm3, che equivalgono all’8,5% del consumo nazionale di gas del 2021.

Tab. 3 Riepilogo dei risparmi complessivi per il settore domestico, considerando misure amministrative, comportamentali a costo zero e con investimento iniziale.

SETTORE DOMESTICO: MISURE AMMINISTRATIVE, COMPORTAMENTALI A COSTO ZERO E CON INVESTIMENTO INIZIALE

Risparmio TOTALE – A (Settore domestico: misure amministrative e comportamentali a costo 0)

5.455.466.632

Sm3

Risparmio TOTALE – B (Settore domestico: misure comportamentali con investimento)

1.052.423.612

Sm3

Risparmio TOTALE – A+B

6.507.890.244

Sm3

Fonte: elaborazione ENEA

I dati di questo studio mettono in evidenza l’impatto che i singoli nuclei familiari, con i loro comportamenti quotidiani, possono avere nell’ambito dell’attuale emergenza energetica e climatica.

Per una diffusione efficace delle misure comportamentali non basteranno – come nel caso delle misure amministrative – provvedimenti di legge, ma sarà necessaria una massiccia e specifica campagna di informazione e sensibilizzazione a livello nazionale.

In quest’ambito non si può non fare menzione del lavoro del Dipartimento Unità Efficienza Energetica di ENEA che da anni è responsabile dell’attuazione del Programma di Informazione e Formazione (PIF) ‘Italia in Classe A’ sul risparmio e l’efficienza energetica. Il nuovo programma, promosso e finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) per il biennio 2022-23, è stato da poco rilanciato e avrà un ruolo determinante per diffondere la consapevolezza che semplici azioni e cambiamenti di abitudini possono dare un forte contributo per mitigare gli effetti dei tagli alle forniture.

Il percorso intrapreso da ENEA con il primo Programma Nazionale di Informazione e Formazione (PIF) ha permesso di ottenere un taglio complessivo dei consumi di energia di 411 ktep al 2020, pari al consumo annuale di energia elettrica e gas di circa 265 mila famiglie.

In questo contesto i media svolgono un ruolo di primo piano per informare sui possibili benefici di comportamenti di consumo consapevoli anche nella più ampia prospettiva della decarbonizzazione e della transizione energetica ed ecologica. La Missione con la  M maiuscola è quindi: aumentare la consapevolezza dei cittadini.

Note

[1] Proposal for a COUNCIL REGULATION on coordinated demand reduction measures for gas, COM/2022/361 final. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52022PC0361&qid=1658479808193

[2] Il consumo nazionale interno lordo di gas del 2021 è stato pari a 76,1 miliardi di Sm3, quello dell’anno precedente (2020) pari a 71,0 miliardi di Sm3 (fonte: https://dgsaie.mise.gov.it/bilancio-gas-naturale); secondo dati Snam, il consumo per uso domestico del 2020 è stato di 21,7 miliardi di Sm3.

[3] Secondo i dati del GSE riferiti al 2019 e al 2020, la composizione del mix iniziale nazionale utilizzato per la produzione dell'energia elettrica immessa nel sistema elettrico italiano (incluse le importazioni) attribuisce al gas metano un contributo, in media, del 43% circa (fonte: https://www.gse.it/servizi-per-te/news/fuel-mix-determinazione-del-mix-energetico-per-gli-anni-2019-2020). Se si considera la sola energia elettrica prodotta in Italia, l’utilizzo del gas metano sale al 48% (fonte: https://download.terna.it/terna/5-PRODUZIONE_8d9cecf70a531dd.pdf).

[4] Le misure relative al settore domestico sono descritte nel dettaglio nel rapporto tecnico “Azioni amministrative e comportamentali per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas metano” scaricabile al sito: https://www.enea.it/it/seguici/events/conferenza-stampa/presentazione-enea-azioni-per-la-riduzione-del-fabbisogno-nazionale-di-gas-nel-settore-residenziale. I risparmi riportati nel rapporto citato sono stati calcolati sul base annuale.

[5] Secondo i dati Snam, il consumo di gas per riscaldamento domestico (anno 2020) ammonta a 15,4 miliardi di Sm3.

[6Fonte: ISTAT, Annuario statistico italiano 2020.


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