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La protezione dal radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro

di Carmen Carpentieri, Gennaro Venoso e Francesco Bochicchio, Istituto Superiore di Sanità, Silvia Penzo e Francesco Cardellini, ENEA

DOI 10.12910/EAI2017-054

Il radon è un fattore di rischio accertato per il tumore polmonare ed è la principale fonte di esposizione della popolazione a radiazioni ionizzanti. L’Italia ha dal 2002 un Piano Nazionale Radon, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità. La Direttiva 2013/59/Euratom sulla radioprotezione, in corso di recepimento, rafforza le disposizioni sul radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni

Il radon è un gas radioattivo presente in natura, in particolare nel suolo, nell’acqua e in alcuni materiali da costruzione. Da tali sorgenti il radon può muoversi e penetrare negli edifici (abitazioni, scuole, luoghi di lavoro), dove può accumularsi raggiungendo concentrazioni anche molto elevate, mentre all’aperto si diluisce in un volume d’aria molto elevato, e le conseguenti basse concentrazioni non costituiscono un rischio sanitario rilevante. L’esposizione al radon negli ambienti chiusi rappresenta la principale fonte di esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti ed è un fattore di rischio accertato per il tumore polmonare, essendo classificata dal WHO-IARC nel gruppo 1 dei cancerogeni. Ciò risulta da studi epidemiologici di coorti di minatori e, più recentemente, da studi epidemiologici di popolazioni esposte al radon nelle loro abitazioni, che hanno evidenziato anche una forte sinergia tra radon e fumo di sigaretta. …

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