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Come un fenomeno oceanico lontano influenza il clima di casa nostra

Il sistema climatico è uno dei migliori esempi del concetto di “globalizzazione”, e cioè come un fenomeno lontano migliaia di chilometri possa influenzare il clima vicino a casa nostra. Lisa M. Beal, ricercatrice dell'Università di Miami, assieme ad altri ricercatori europei (olandesi, tedeschi e spagnoli), in un artcolo pubblicato su Nature del 28 aprile 2011, ha mostrato l'importanza dei vortici che si distaccano dalla corrente di Agulhas nell'Oceano Indiano vicino all punta più meridionale dell'Africa e che trasportano nell’oceano Atlantico l’acqua più calda e più salata proveniente dall’oceano Indiano.

I vortici più caldi e salati che finiscono nell’Atlantico si inseriscono nella grande circolazione della corrente atlantica meridionale che è collegata alla corrente atlantica settentrionale (compresa la corrente del Golfo), ed alla fine confluiscono verso l’alto Atlantico e le coste europee rafforzando, così, le correnti oceaniche profonde di acqua più fredda e meno salata che dall’alto Atlantico, tornano indietro sugli abissi oceanici. Di conseguenza, l’intera circolazione atlantica viene rinvigorita e stabilizzata, diminuendo, tra l’altro i rischi legati al possibile indebolimento della Corrente del Golfo, causato dall’eccesso di acqua dolce proveniente dalla maggiore fusione dei ghiacciai della Groenlandia che è stata osservata negli ultimi decenni.

Si hanno anche riscontri paleoclimatici degli ultimi 500.000 anni tra variazioni degli apporti in Atlantico di salinità e di temperatura della corrente di Agulhas e concomitanti variazioni della stabilità della corrente Atlantica. Tali riscontri confermano che la corrente di Agulhas, interagendo con la grande corrente atlantica, svolge un ruolo importante nel clima del pianeta.

Ma perché sono aumentati gli apporti di acqua salata e calda che si distaccano dalla corrente di Agulhas e vanno in Atlantico? Il motivo va ricercato nell’atmosfera. Sembra che l’aumento negli ultimi decenni dell’intensità dei venti monsonici nell'Oceano Indiano meridionale sia la causa principale della formazione di un più alto numero di vortici di dimensioni maggiori che possiedono energia più elevata per distaccarsi dalla corrente di Agulhas e transitare nell’Atlantico. La maggiore intensità dei venti monsonci deriva, a sua volta, dai cambiameti climatici in atto che stanno modificando il regime e le caratteristiche del monsone Indiano.

Insomma, la connessione nel sistema climatico tra atmosfera e oceano è talmente stretta che le variazioni si ripercuotono vicendevolmente da una parte all’altra, anche in termini geografici. E questo è un motivo in più per impegnarsi a ridurre la cause antropiche dei cambiamenti del clima e per evitare di perturbare i complessi equilibri dei sistemi naturali.

(Paolo Ruti)

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