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New technologies for the detection of natural and anthropic features in coastal areas

S. Cappucci, M. Del Monte, M. Paci, E. Valentini

DOI 10.12910/EAI2015-066

Contact person: Sergio Cappucci - 

Some results of the sub project GE.RI.N (Natural Resources Management) conducted in the Marine Protected Area of Egadi Islands (Western Sicily) are presented. Coastal and seafloor morphology has been investigated integrating different data sources and using remote sensing data acquired by the Ministry of Environment during the MAMPIRA Project. This approach allowed us to recognize the real extent and distribution of several rocky outcrops emerging from the sandy bottom, south of Favignana Island (known as "I Pali"), and the anthropogenic features generated by the effects of traps, trawling and anchor on the Posidonia oceanica meadow that, within the Egadi Archipelago, is the largest in the Mediterranean Sea (www.ampisoleegadi.it). Unpublished and detailed characterization of the seafloor and assessment of human impacts are the main results of the present study, which demonstrate how remote sensing technologies have a great potential and relevant management implication for Marine Protected Areas and the preservation of emerged and submerged environment

Le nuove tecnologie per il rilevamento delle caratteristiche naturali e antropiche delle zone costiere

Vengono presentati alcuni risultati del sotto progetto GE.RI.N (GEstione RIsorse Naturali) condotto nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi (Sicilia occidentale). È stata analizzata la morfologia costiera e del fondo marino, integrando diverse fonti ed utilizzando i dati tele-rilevati, acquisiti dal Ministero dell’Ambiente durante il Progetto MAMPIRA. Le tecnologie impiegate hanno permesso di riconoscere la reale estensione e distribuzione di numerosi rilievi rocciosi emergenti dal fondo sabbioso nel settore meridionale dell’Isola di Favignana (note come “I Pali”) e forme di rimodellamento di origine antropica generate dalle tonnare, dalla pesca a strascico e dall’effetto degli ancoraggi sulla prateria di Posidonia oceanica che, nelle Egadi, è la più estesa del Mar Mediterraneo (www.ampisoleegadi.it). Un inedita e dettagliata caratterizzazione del fondo ed una valutazione dell’impatto antropico sono i principali risultati del presente studio, che dimostrano come le tecnologie da remoto hanno una forte potenzialità e ricaduta gestionale per un Area Marina Protetta e la conservazione dell’ambiente emerso e sommerso in generale

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