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Considerazioni sull’impatto socio-economico della protonterapia

di Marco Rao e Monia Vadrucci - ENEA

DOI 10.12910/EAI2016-067

Utilizzo di un indicatore aggregato costo-utilità nella valutazione di investimento in impianti di radioterapia e protonterapia per la cura di malattie oncologiche

Questo articolo propone alcune valutazioni utili al decisore pubblico in merito alla comparazione di scelte di investimento in impianti di protonterapia e radioterapia nella cura di patologie oncologiche. In particolare, si utilizza un indicatore aggregato di costo-utilità, basato sul medesimo tipo di analisi operato per la scelta di trattamenti alternativi nella cura di neoplasie e su alcuni dati di letteratura sui tipici costi di costruzione ed operativi dei suddetti impianti.

La radioterapia basata sull’uso di protoni, o protonterapia, rappresenta una delle più promettenti metodologie di cura per una vasta gamma di neoplasie, sia in termini di sopravvivenza che di qualità della vita per i pazienti tale tecnica è spesso più efficace (in alcuni casi è l’unica alternativa) e meno invasiva della chirurgia quando si deve intervenire in zone prossime ad organi vitali o così importanti da creare, se rimosse, un’invalidità inaccettabile per il paziente. Il grande vantaggio dell’uso di protoni rispetto alle radiazioni convenzionalmente utilizzate (gli elettroni o i raggi X), è dovuto alla loro superiore selettività: i protoni, per via della loro migliore “capacità balistica”, riescono a colpire con grande precisione la zona da trattare, risparmiando al contempo i tessuti sani circostanti …

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