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I beni culturali tra retorica e modernità

di Pietro Folena - Presidente di MetaMorfosi

DOI 10.12910/EAI2016-049

In Italia il patrimonio culturale è soggetto a diverse pressioni che vanno dal dissesto idrogeologico alla fragilità del territorio, come dimostra il recente terremoto in Centro Italia. Questo rende difficile la gestione e la fruizione dell’immenso patrimonio artistico culturale del Paese anche se i punti che seguono suggeriscono soluzioni

Il quattro novembre di cinquant’anni fa, nel 1966, è stata una data-chiave della storia dell’Italia repubblicana. L’emozione mondiale per l’esondazione dell’Arno e per i gravissimi danni al patrimonio culturale di Firenze mosse una generazione, già in grande fermento, in un’opera di solidarietà e di volontariato senza precedenti. Ma questo anniversario, in qualche modo rinnovato dal “terremoto permanente”, coi danni gravissimi provocati a tutto il tessuto urbano e sociale delle aree colpite, ha riproposto il tema, sempre accantonato dopo la prima emozione in seguito a grandi sciagure naturali, della messa in sicurezza del territorio e, nel territorio, dei beni culturali. Questa è la vera e grande opera pubblica, a cui possono concorrere tanti privati, che può rilanciare l’economia e la credibilità del Paese. …

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