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Un progetto di valorizzazione della scienza nell’arte: le rappresentazioni botaniche nei festoni rinascimentali della scuola di Raffaello

di Giulia Caneva e Flavia Bartoli - Università Roma Tre, Dipartimento di Scienze

DOI 10.12910/EAI2016-054

I dipinti floreali nei festoni rinascimentali della scuola di Raffaello costituiscono una testimonianza della numerosità e, potremmo dire oggi, della biodiversità delle specie e delle varietà botaniche presenti in Europa dopo la scoperta dell’America, che hanno suggerito l’avvio di una mostra dal nome emblematico: I colori della prosperità

La raffigurazione di piante e animali nella pittura e nella scultura risale all’epoca preistorica quando accanto a figure animali in scene di caccia si trovano stilizzazioni ispirate ad alberi, come rappresentazioni simboliche di ponti fra la terra e il cielo e di elementi cardine dei processi vitali. Quindi, soprattutto con lo sviluppo degli insediamenti stanziali e dell’agricoltura, le piante vengono rappresentate non solo per il loro ruolo di caratterizzazione del paesaggio, ma anche per la funzione centrale che hanno nella sussistenza dell’uomo, oltre che per la valenza decorativa e fortemente connessa con la religiosità antica.

In generale, la presenza di elementi naturalistici nell’arte può essere collegata a diversi intenti, che si possono collegare alla loro valenza magica e religiosa e più in generale simbolica, mentre solo raramente si può attribuire loro una valenza esclusivamente “mimetica” e decorativa …

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