Copertina della rivista
Beni culturali

Il ruolo di Lazio Innova per l’industria culturale regionale

di Nicola Tasco

DOI 10.12910/EAI2022-008

Il Lazio è la seconda regione italiana per generazione di ricchezza e occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo nazionale, con 13,5 miliardi di euro,  circa 190 mila lavoratori e il 13,4% delle imprese nazionali del comparto con 36.739 unità produttive. In questo contesto si colloca la missione di Lazio Innova a sostegno della rete del sistema culturale regionale, con azioni e servizi per imprese, startup creativi e amministrazioni locali, tramite la gestione diretta di misure regionali ad hoc e attività di supporto all’innovazione.

Nicola Tasco

Nicola Tasco

Presidente di LAZIO INNOVA SPA, società per l’innovazione e lo sviluppo della Regione Lazio.

Il Lazio è da sempre sinonimo di cultura: un insieme straordinario di luoghi che spazia tra archeologia, arte, borghi storici e monumenti naturali, in un territorio in cui l’industria culturale è in grado di creare ricchezza e lavoro proprio in virtù di questo immenso patrimonio di Beni e Attività unico al mondo. Patrimonio che la programmazione della Regione Lazio mette a sistema, unendo il mondo della produzione e della ricerca, dell’università e dell’innovazione in un ecosistema attivo e creativo al servizio della società.

Dal report “Io sono Cultura 2021” della fondazione Symbola, il Lazio risulta essere la seconda regione per generazione di ricchezza e occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo italiano, con 13,5 miliardi di euro e circa 190 mila lavoratori attivi nel settore. Nella nostra regione ha sede il 13,4% delle imprese nazionali del comparto con 36.739 unità produttive. Inoltre, il Lazio è al primo posto nei settori cinematografico, audiovisivo e musicale, con l’11,9% in termini di specializzazione, rispetto a una media nazionale del 6%.

In tale prospettiva, la missione di Lazio Innova è orientata al sostegno della rete del sistema culturale regionale, attraverso una serie di azioni e servizi per imprese, startup, creativi e amministrazioni locali, tramite la gestione diretta delle misure regionali ad hoc, ma anche attraverso attività di supporto all’innovazione del settore culturale. Fra queste,  ad esempio, il programma di open innovation, o le attività dei nostri Spazi Attivi diffusi su tutte le province del Lazio e con le sinergie di internazionalizzazione del tessuto produttivo con quello accademico e della ricerca, anche attraverso la sottoscrizione di accordi quadro con i distretti dell’innovazione esteri, come nel caso della nostra recente missione a Expo 2020 Dubai.

Il Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali (DTC) del Lazio

La nostra principale attività di innovazione nella conservazione, fruizione e valorizzazione dei beni artistici e paesaggistici ci vede impegnati nel “Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali (DTC) del Lazio”: un progetto finanziato dalla Regione Lazio e dal MIUR, con il supporto del MIBACT, che coinvolge le Università Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, gli atenei della Tuscia e di Cassino e i centri di ricerca CNR, ENEA e INFN.

Con una dotazione iniziale di 41,7 milioni di euro per realizzare 5 grandi interventi, il DTC punta a valorizzare il patrimonio culturale del Lazio.

Il primo intervento è stato avviato nel 2018 con un finanziamento della Regione Lazio e del Miur di 6 Milioni di euro, incrementati dalla Regione con altri 3 Milioni di euro nel 2021 a seguito degli ottimi risultati raggiunti.

Operativamente, il Centro di eccellenza DTC Lazio è costituito da tre hub che riguardano le tecnologie digitali e la virtualizzazione, le diagnostica, la conservazione, il restauro e la progettazione e gestione delle risorse.

Con 275 tra laboratori e istituti di ricerca divisi in 12 reti e 6 differenti unità di ricerca, il DTC Lazio ha lo scopo di aggregare le tecnologie e il know-how degli enti fondatori per integrare le competenze da applicare alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio storico-artistico regionale, connettendo il mondo della ricerca con quello dell’impresa e delle istituzioni.

Il Centro di eccellenza ha finora attivato in totale 21 master, 10 Corsi di Alta Formazione, 2 Corsi di Apprendimento Permanente di rilevanti dimensioni, 9 MOOC (Massive Online Open Course) e 8 progetti di altra tipologia tra summer/winter school, training camp e contamination lab, concedendo oltre 430 Borse di studio. Inoltre, sono stati finanziati 38 Progetti di ricerca sviluppo e innovazione che coinvolgono attualmente oltre 100 tra dipartimenti universitari, laboratori e istituti di ricerca insieme a 88 imprese e 35 titolari di beni culturali.

Il secondo grande intervento ha riguardato la valorizzazione del patrimonio culturale della Regione attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per la conservazione, fruizione e gestione, innovative a livello internazionale.

Ad oggi si è conclusa la fase relativa alla progettazione, partita nel 2020, con 49 progetti tutti completati per un finanziamento complessivo di oltre 3,8 milioni di euro. La seconda fase sostiene adesso la realizzazione di questi progetti di estrema rilevanza strategica e culturale per il territorio e coinvolge 95 Comuni per la valorizzazione di 246 Luoghi della Cultura. L’investimento complessivo per l’intervento supera i 23 milioni di euro di fondi già disponibili, che saranno ulteriormente incrementati con altre risorse nella nuova programmazione.

Le nuove tecnologie applicate al patrimonio culturale possono giocare, dunque, un ruolo fondamentale e positivo nel miglioramento delle condizioni e nell'incremento della pubblica fruizione dei beni culturali, modernizzandone l’offerta. Ad esempio, nuove tecnologie quali realtà virtuale, realtà aumentata, ologrammi interattivi, modelli 3d, catalogazione massiva digitale, favoriscono la messa a disposizione del pubblico delle opere e rendono il patrimonio culturale più evidente, comprensibile e fruibile a cittadini e visitatori attraverso il web.

Biografia

Nicola Tasco, avvocato tributarista, è Presidente di LAZIO INNOVA SPA, società per l’innovazione e lo sviluppo della Regione Lazio. Si occupa di fiscalità delle imprese, di fiscalità delle operazioni straordinarie nonché dei fondi comuni di investimento. Presta, inoltre, la propria assistenza in relazione a questioni di diritto societario nel contesto dell’attività ordinaria e straordinaria di società e gruppi di società transnazionali.

Per INTESA SANPAOLO ha lavorato a New York assistendo società italiane che operavano negli Stati Uniti d’America. Si è occupato quindi della predisposizione della contrattualistica relativa ad operazioni di finanziamento bancarie nonché di operazioni di finanza strutturata.

È Membro dell’Organo di Governo del CTNA (Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio), del Comitato Direttivo di ANFIR (Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali), del Progetto di Diritto Tributario dell’Ordine degli Avvocati di Roma, del Consiglio Direttivo della Camera Nazionale e Internazionale dell’Ordine degli Avvocati di Roma. È stato coordinatore del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sui Conflitti e sulla Conciliazione. È autore del libro: “Fisco, l’amore tradito” – EPC Editore, 2015.

LA MISSIONE DI LAZIO INNOVA A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE E DELLO SVILUPPO


LAZIO INNOVA, società in house della Regione Lazio, partecipata anche, con quota di minoranza, dalla Camera di Commercio di Roma, è il risultato del processo di riordino delle società della Regione Lazio dedicate all’innovazione, al credito e allo sviluppo economico previsto dalla legge regionale n. 10/2013.  La società opera a vantaggio delle imprese e della pubblica amministrazione locale nell’erogazione di incentivi a valere su risorse regionali, nazionali e/o europee; nel sostegno al credito e rilascio di garanzie; negli interventi nel capitale di rischio; nei servizi per l’internazionalizzazione, promozione delle reti d’impresa e delle eccellenze regionali; nei servizi per nascita e sviluppo d’impresa; nelle misure per l’inclusione sociale.

Svolge inoltre funzioni di assistenza tecnica specialistica alla Regione Lazio, con particolare riferimento all’attuazione della Programmazione europea e nazionale, supportando la Cabina di regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee nella definizione e nell’attuazione del Piano unitario regionale delle politiche regionali ed europee e nel coordinamento della programmazione, gestione, funzionamento, monitoraggio e controllo dei Programmi regionali cofinanziati dai Fondi comunitari (FESR, FSE+, FEAMP e FEASR), dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) e da ulteriori risorse comunitarie e nazionali destinate al Lazio.

È responsabile per conto della Regione dell’attuazione di specifici progetti di sviluppo e internazionalizzazione ed è incaricata di seguire i programmi Europei per l’innovazione attraverso l’analisi, l’ideazione di progetti di cooperazione e l’implementazione di servizi e attività a vantaggio del sistema innovativo laziale.

Lazio Innova gestisce il Fondo di Fondi Fare Lazio istituito dalla Regione Lazio nell’ambito della programmazione europea 2014-2020 per la gestione degli strumenti finanziari a sostegno delle imprese. Il fondo è suddiviso in due sezioni:

  1. Fare Creditoarticolata in diversi strumenti a sostegno dell’accesso al credito delle PMI, flessibili e scalabili, la cui dotazione complessiva iniziale di 62 milioni di euro è stata incrementata nel tempo fino a superare i 455 milioni di euro.
  2. Fare Ventureche interviene con 68,5 milioni di euro nel capitale di rischio ed è a sua volta suddivisa in due parti:

La dotazione di Fare Lazio è in corso di ampliamento per un importo complessivo di 165 milioni di euro a valere sulle risorse della Programmazione 2021-27, di cui 110 milioni di euro dedicati agli strumenti della Sezione Fare Credito.

Nell’ambito delle proprie funzioni di assistenza tecnica alla Regione e di gestione della Rete Spazio Attivo Lazio Innova,  informa cittadini, imprese, enti locali e associazioni sulle politiche comunitarie e i programmi di finanziamento regionali, per sensibilizzare il territorio sulle principali priorità europee e per promuovere la cittadinanza attiva a livello locale e regionale, in stretto raccordo con gli Sportelli Europa della Regione.

Infine, attraverso la partecipazione all’ENTERPRISE EUROPE NETWORK (EEN)offre un sistema integrato di servizper aiutare le aziende a individuare nuovi partner commerciali, produttivi e tecnologici all’estero e per sostenere l’innovazione, il trasferimento tecnologico e per promuovere la partecipazione delle PMI ai bandi europei.

 

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