
L’integrazione del fotovoltaico nelle imprese agricole: soluzioni e opportunità
DOI 10.12910/EAI2025-037
di Nicola Colonna, Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili - ENEA
L’articolo esamina l’adozione delle soluzioni fotovoltaiche nelle imprese agricole sia in relazione alle opportunità legate agli incentivi e alle misure del PNRR che alle esigenze specifiche delle imprese, descrivendo modelli di integrazione differenti in relazione agli obiettivi produttivi e identificando le linee di tendenza in atto, tra cui la progressiva elettrificazione delle operazioni aziendali nell’ottica della decarbonizzazione delle produzioni agricole.
L’energia per molte imprese agricole e agroalimentari è un fattore della produzione cruciale ed il suo costo influenza in modo rilevante il costo finale del prodotto. Per tale motivo molte imprese agricole dal 2005, anno in cui la legislazione ha consentito di introdurre la produzione di energia come “attività connessa” (L. 266/2005) hanno investito in impianti di energia rinnovabile di diversa tipologia, tra cui il fotovoltaico che per entità dell’investimento, incentivi, semplicità, modularità e facilità di gestione ha avuto una diffusione rilevante [1].
Nel contesto della transizione energetica e della crescente attenzione verso la sostenibilità, l’integrazione dei sistemi fotovoltaici nelle aziende agricole offre molteplici vantaggi: riduzione dei costi, diminuzione dell'impronta carbonica, possibilità di disporre di energia in zone remote non raggiunte dalla rete elettrica e fonte di reddito aggiuntivo attraverso la vendita dell'energia prodotta in eccesso.
Nel nostro paese i dati disponibili più recenti (Gestore Servizi Energetici - GSE, 2024), mostrano che oltre 45.000 aziende agricole hanno in funzione impianti fotovoltaici (FV) la cui potenza media è pari a 63 kWp [2].
Installati in aziende agricole |
Valore |
Confronti % |
---|---|---|
Impianti |
45.560 |
2,85 degli impianti installati |
Potenza, MWp |
2.887 |
9,5 della potenza installata |
Produzione lorda, GWh |
2.984 |
9,7 dell’energia generata |
Autoconsumi GWh |
508 |
17% della produzione propria |
Tabella 1: Potenza, produzione e autoconsumi degli impianti FV installati in aziende agricole italiane al 31 dicembre 2023 e confronto sul totale nazionale degli impianti FV.
Fonte: elaborazioni su dati GSE, Statistiche 2024
Se consideriamo che le imprese agricole in Italia sono più di un milione (1.133.023 ISTAT[1]) la diffusione degli impianti FV è limitata a meno del 5% delle aziende agricole e rappresentano meno del 3% di tutti gli impianti FV installati nel nostro paese ma la taglia media degli impianti è più elevata rispetto a quelli dei settori residenziale e terziario e di conseguenza l’energia generata è quasi il 10% dell’energia elettrica prodotta da tutti gli impianti del paese (Tab. 1). Questa fotografia, pur se recente, è de facto superata perché vi è stata, nel corso del 2024, una ampia adesione delle aziende agricole ed agroalimentari alla misura M2C1 “Parco agrisolare” del PNRR che ha previsto la possibilità di installare sulle coperture aziendali impianti FV sino a 1MW di potenza. Non sono disponibili i dati di consuntivo della misura ma i beneficiari ammessi sono stati quasi 23.000, per una potenza pari a 1.722 MW, da installare entro giugno 2026, la maggior parte dei quali in aziende agricole[2]. Un incremento importante, sia nel numero che nella potenza, che dimostra il forte interesse delle imprese agricole a produrre e vendere energia anche cogliendo l’opportunità di sostituire coperture obsolete o con amianto.
Negli anni recenti, dal 2020 ad oggi, vi è stato un aumento del numero di impianti in aziende agricole pari al20% mentre la potenza installata è cresciuta di poco perché gli impianti sono mediamente più piccoli dei precedenti (Fig.1). La quota di autoconsumo dell’energia generata è cresciuta, pur se non supera il 17%, poiché molti impianti sono nati esclusivamente per vendere energia sfruttando i diversi “conto energia” succedutisi dal 2006 in poi [3]. Non è possibile ricostruire una serie storica perché i metodi di rilevamento e l’attribuzione delle categorie Ateco sono stati modificati nel tempo ma dieci anni fa gli impianti erano meno della metà degli attuali.
Nel contesto agricolo i sistemi fotovoltaici possono essere implementati in differenti configurazioni e la loro modularità consente di soddisfare una domanda di energia dai pochi watt alle centinaia di kilowatt. La scelta dipende dalle specifiche esigenze dell'azienda, dalla disponibilità di spazi e superfici idonee, dalla capacità di investimento e dalle regole del sistema di incentivazione. Vi sono molte imprese che hanno realizzato impianti stand alone e/o comunque non collegati a forme di incentivazione ma attivando solo la formula del ritiro dedicato (RID) perché interessate soprattutto a soddisfare le proprie esigenze interne.
Applicazione |
Servizi Energetici |
Benefici |
---|---|---|
Sistemi di irrigazione |
Alimentazione pompe a basso consumo, sensori umidità suolo, centraline di controllo, trasmissione dati |
Risparmio idrico ed energetico, irrigazione tempestiva, miglioramenti produttivi quali-quantitativi. |
Agricoltura di precisione |
Alimentazione stazioni meteo distribuite in azienda e trasmissione dati wireless |
Dati microclimatici aziendali spazializzati e tempestivi, interventi di precisione, ottimizzazione impiego degli input |
Illuminazione strutture |
Sistemi LED presso serre e stalle e sistemi di controllo parametri illuminazione |
Ottimizzazione illuminazione colture, miglior controllo ore buio/luce, miglioramenti produttivi, benessere animale |
Ventilazione e raffrescamento |
Ventilatori e nebulizzatori in impianto avicolo, sensori controllo temperatura e umidità, automazione dei controlli e gestione attuatori |
Riduzione mortalità animali, aumento produzione uova, risparmio energetico, riduzione emissioni |
Robot autonomi |
Stazione di ricarica solare per robot capaci di svolgere operazioni specifiche in autonomia |
Monitoraggio stato colture, controllo meccanico infestanti, distribuzione mirata fitofarmaci, riduzione consumo gasolio, riduzione ore/uomo di lavoro |
Tabella 2: Esempi di applicazioni reali di impianti FV in aziende agricole italiane, servizi e benefici ottenuti
Fonte: sintesi di casi studio di progetti raccolti dall’autore
Le imprese agricole sono potenzialmente motivate ad investire nelle tecnologie fotovoltaiche da un insieme di fattori economici, ambientali e strategici. Analizzando le motivazioni, è possibile identificare i diversi driver che guidano la transizione energetica nel settore primario:
Motivazioni economiche
- Riduzione dei costi energetici
- Stabilità economica e prevedibilità dei costi
- Diversificazione del reddito
- Accesso a incentivi e finanziamenti
Obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità
- Riduzione dell'impronta carbonica
- Allineamento con gli obiettivi climatici nazionali e internazionali
- Adeguamento alle normative ambientali sempre più stringenti
Sostituzione dei combustibili fossili
- Riduzione della dipendenza da combustibili fossili
- Miglioramento della qualità dell'aria locale
Sicurezza e resilienza energetica
- Indipendenza dalla rete elettrica nazionale
- Resilienza agli eventi climatici estremi
- Continuità operativa
- Sicurezza alimentare
Vantaggi strategici e di mercato
- Miglioramento dell'immagine aziendale
- Accesso a mercati premium e Certificazioni
- Nuove opzioni produttive es., refrigerazione prodotti.
Ognuna di queste assume peso diverso in virtù del settore produttivo in cui l’azienda opera, delle dimensioni aziendali, delle attività accessorie (es. agriturismo) e delle capacità imprenditoriali.
Con la progressiva diminuzione dei costi delle tecnologie fotovoltaiche e l'aumento dell'efficienza delle celle, oltre che la disponibilità di celle innovative semitrasparenti, è verosimile che l'adozione nel settore agricolo continuerà a crescere nei prossimi anni anche in combinazioni innovative come l’agrivoltaico. Le aziende che investono oggi in queste tecnologie non solo ottengono benefici economici immediati, ma si posizionano strategicamente per affrontare le sfide future legate alla sostenibilità e all'efficienza energetica e nella prospettiva delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si collegano ad altre aziende del territorio con mutuo beneficio [4].
L’energia distribuita, e a basso costo, permette di cogliere opportunità sia lato gestione delle colture e degli allevamenti con sensori, attuatori, telecamere e tutti gli strumenti che consentono di acquisire dati ed informazioni, che di comandare “azioni” in tutta la superficie o i fabbricati aziendali. La rivoluzione dei “data” in agricoltura è basata in primis sulla disponibilità di energia che alimenta strumenti di acquisizione e sistemi di trasmissione dei dati autonomi e indipendenti, e distribuiti nell’azienda, grazie ai moduli fotovoltaici integrati con batterie. Una ulteriore opzione è l’introduzione di macchine o robot totalmente elettrici le cui batterie possono essere ricaricate durante le ore diurne, grazie all’energia fotovoltaica, e che divengono esse stesse un sistema di accumulo dell’energia prodotta. La elettrificazione delle macchine, almeno per alcune specifiche operazioni colturali, è una soluzione che è già stata adottata da alcune aziende e, oltre a permettere di abbattere i costi operativi consente all’impresa di diminuire la propria impronta di carbonio.
Il fotovoltaico costituisce una opportunità di ampliamento delle opzioni produttive e operative dell’impresa rappresentando un elemento centrale della transizione energetica e ambientale cui le stesse aziende agricole sono chiamate a contribuire. In sintesi, esso rappresenta una soluzione “abilitante” capace sia di supportare la produzione che di aprire nuove opportunità lungo la filiera agroalimentare ed aumentare il valore aggiunto del settore.
Bibliografia
- Carlo D., (2011). Valutazione della convenienza economica del fotovoltaico in azienda agricola. Agriregionieuropa anno 7 n°24, Mar 2011.
- GSE - Gestore dei Servizi Energetici, (2024). Rapporto Statistico 2023: Solare fotovoltaico - Roma.
- Colonna N., Lasorella M.V., Roffi L., (2023). Le fonti di energia rinnovabile per le aziende agricole biologiche tra obiettivi di sostenibilità e integrazione al reddito. Pp 275-289. In: Bioreport 2021-22 - L'agricoltura biologica in Italia. Edito da CREA/RRN
- Confagricoltura, (2025). Primo rapporto sullo stato delle agroenergie. Rinnovabili in agricoltura: lo stato degli investimenti e le prospettive future. Roma.